Il corpo è innocente.
Il corpo si scopre nudo in seguito ad un atto di disobbedienza ed immediatamente si vergogna.
Si copre.
La censura è strettamente legata al concetto di peccato, è figlia di un giudizio, connota in chiave negativa il corpo stesso.
Oscurando parti del corpo, attira l’attenzione su di esse.
Celandole allo sguardo genera curiosità, amplifica il desiderio riduce il soggetto ad oggetto di possesso.
Con questo progetto ho voluto amplificare il meccanismo della censura.
L’ho fatto rendendo esplicito l’atto censorio spostando il “punctum” dell’immagine al di fuori della stessa, riproponendo altrove ciò che era stato celato o ignorato dalla censura che spesso, affidandosi al “comune senso del pudore”, sbaglia bersaglio, colpendo l’Arte.
The body is innocent.
Following an act of disobedience the body discover itself naked and is immediately ashamed.
It covers itself.
Censorship is closely linked to the concept of sin, it is the daughter of a judgment, it connotes the body itself in a negative key.
By obscuring parts of the body, it actually draws attention to them.
Hiding the body from the eye, generates curiosity, amplifies desire, reduces the subject to an object of possession.
With this project I wanted to amplify the mechanism of censorship.
I did this by making the censorship explicit, by moving the "punctum" of the image outside of it, proposing elsewhere what had been hidden or ignored by the censorship which often, relying on the "common sense of decency", gets the wrong target, hitting the Art.
©AlessandroComandini